Una particolare mostra al Castello Episcopio di Grottaglie per conoscere l’alto livello tecnico e artistico di Domenico Lacava, pittore e ceramista grottagliese del ‘900.

Dal 19 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 nelle sale attigue alla sala conferenze del Castello Episcopio poste al piano terra, si possono ammirare molte opere di un bravo artista grottagliese realizzate con una tecnica particolare chiamata “a punta d’ago”. Un pittore ceramista che ha saputo coltivare, nonostante le ristrettezze economiche, la grande passione per l’arte e che ci ha tramandato quanto sia importante custodire e valorizzare opere d’arte di grande valore tecnico e artistico. Nella scheda allegata una breve biografia dell’artista scomparso all’età di 70 anni.

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DOMENICO LACAVA (1903 – 1973)

Tra gli artisti ceramisti grottagliesi del ‘900, merita un particolare riconoscimento, Domenico Lacava. E’ stato un artista di chiaro e indiscusso valore, ha prodotto opere in ceramica di alto livello tecnico e artistico pur non avendo frequentato scuole o accademie, al prezzo di un duro lavoro e continui sacrifici. Nato a Grottaglie il 30 agosto 1903, sin da piccolo, mostra una spiccata attitudine nel manipolare e modellare l’argilla. Con notevole abilità, modella i personaggi del presepe e impara anche a ricavare i relativi calchi in gesso. Frequenta lo studio d’arte dell’artista prof. Gennaro Lupo e del famoso pittore locale Ciro Fanigliulo (detto Lu milordo), dai quali apprende e arricchisce le conoscenze tecniche e artistiche. Affascinato ed entusiasmato dagli insegnamenti dei due illustri maestri grottagliesi, impara a dipingere ad olio su tela. I temi trattati nei suoi dipinti sono principalmente tre: lo studio del paesaggio relativo alla vita del suo paese, le nature morte e la ritrattistica. E’ già evidente, nelle prime opere giovanili, il talento e la capacità creativa di armonizzare lo spazio pittorico, dove si percepisce chiaramente, l’influenza stilistica dei suoi due Maestri locali. Facendo tesoro degli insegnamenti acquisiti e spinto dalla grande passione per la ceramica, traduce le sue esperienze pittoriche sulla maiolica. Inizia ,da questo momento, un nuovo percorso artistico dando origine ad una sua personale ricerca tecnica e stilistica che lo distinguerà per la sua originalità e rigorosità esecutiva. Si tratta di una tecnica chiamata “a punta d’ago” che consiste nell’ asportare con una punta metallica o di legno del colore ceramico, precedentemente applicato a pennello sulla superficie già vetrificata delle mattonelle (tipo quelle comunemente utilizzate per rivestimenti smaltate di bianco), ottenendo così delle suggestive rappresentazioni di paesaggi ,di nature morte e di eccellenti ritratti. Domenico Lacava inventa così una tecnica originalissima che pur richiedendo l’utilizzo di materiali e strumenti poveri riesce, egregiamente, ad ottenere risultati di notevole pregio artistico. Ha partecipato a molte manifestazioni espositive conseguendo molti premi e riconoscimenti di merito. Tra le molte opere eseguite dal maestro Lacava e da segnalare un grande pannello in ceramica raffigurante “La Madonna del Sacro Cuore” che si trova ad Ostuni (BR) nella Chiesa del Sacro del Sacro Cuore, composto da 164 mattonelle e datato 1959. Molti ritratti di personaggi illustri ha eseguito con grande abilità stilistica tra cui è da ricordare quello eseguito nel 1958 al senatore Gaspare Pignatelli (custodito nell’ufficio dell’ attuale Cantina Pruvas di Grottaglie). E’ importante sapere che l’attività artistica del maestro Domenico, pur di alta qualità ,non era sufficiente dal un punto di vista economico, al mantenimento della sua numerosa famiglia composta da 10 figli. In assenza di committenze e per necessità era costretto a svolgere, con molta umiltà e con altrettanta maestria, l’attività di decoratore e restauratore di interni delle abitazioni. Era molto richiesto dalle famiglie borghesi di Grottaglie e Provincia, in quanto la sua attenta abilità di eseguire i lavori era nettamente di alto livello. Il percorso della sua vita artistica si interrompe a all’età di settanta anni il 30 maggio 1973. Possiamo essere orgogliosi di aver avuto un’artista grottagliese che ha saputo coltivare, nonostante le ristrettezze economiche, la grande passione per l’arte e ci insegna che le cose belle vanno difese e custodite anche con coraggio e sacrificio.  A presto!

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