Canali TV Telenorba (TN7 e TN8) trasmettono nella settimana 30 aprile – 6 maggio 2012 la rubrica “Voglia di Sud” dedicata a Grottaglie e Francavilla Fontana

I palinsesti di Telenorba (TN7 e TN8) prevedono di trasmettere nella settimana 30 aprile – 6 maggio 2012 la rubrica “Voglia di Sud” dedicata interamente a Grottaglie. La trasmissione, condotta da Ilaria Turi e Martino Cazzorla, offre spunti interessanti per diventare viaggiatori nella propria città e scoprire luoghi d’arte e di fede, piazze, grotte, borghi antichi con i piaceri del gusto e della gastronomia.  (Telenorba 7)  lunedì 30/4 ore 20,30 – mercoledì 2/5 ore 20,30 – domenica 6/5 ore 20,45;  (Telenorba 8)  martedì 1/5 ore 19,45 – giovedì 3/5 ore 19,45 – domenica 6/5 ore 15,00.

A presto!

Antichi mestieri grottagliesi: Lu mmolafórbici! L’arrotino!

La sezione “Antichi Mestieri”, ormai già nota ai tanti visitatori di questo blog, contiene solo l’elenco nominativo dei tanti mestieri e lavori manuali che venivano svolti anticamente nella nostra città. Dopo la pubblicazione del volume “Arte del fare, nel ricordo degli antichi mestieri”, opere pittoriche di G. Mastro e testi di Cosimo Luccarelli, credo di far cosa gradita ai lettori riportare su “grottagliesitablog” questo interessante lavoro, affinchè si possa conoscere la vera storia sui mestieri, che è stata espressione della capacità di sviluppo, di creatività e dell’ingegno di tante generazioni. Dopo il maniscalco, il cavapietre, il barbiere, il riparatore di oggetti in creta, il netturbino, il calzolaio, il maestro dei muratori, il seggiolaio, il figulo dell’arte presepiale, i pellai, la pasticciera, il gelataio, l’imbianchino, i frantoiani, i suonatori di serenate e il venditore ambulante di stoffe, vi presento “lu mmolafórbiciossia l’arrotino.

È rrivátu lu mmolafórbici!  E’ arrivato l’arrotino!

Il mestiere dell’arrotino è sempre stato uno dei tanti mestieri ambulanti al servizio della collettività. Attorno a questa mitica figura, le strade, i vicoli e le piazze si riempivano di donne, uomini e bambini curiosi per vedere all’opera “lu mmolafórbici”. In genere era un uomo dall’aspetto vecchio, silenzioso e scuro in faccia come se il sole lo avesse bruciato nel tempo. Prima dell’avvento della bicicletta lui girava con una specie di trabiccolo a ruota, molto pesante e ingombrante, dove era stata montata un’impalcatura in legno con la ruota abrasiva. Per la molatura lui sollevava il trabiccolo su un cavalletto di legno, collegava le due ruote con una cinghia di cuoio e tramite un pedale girava lentamente la mola in funzione dell’utensile da affilare. Man mano che l’Italia cresceva, l’arrotino si organizzava e così la bicicletta fu il suo nuovo mezzo di lavoro e di trasporto da una via all’altra, da un paese all’altro. Aveva montato sul manubrio del biciclo la mola rotante con un piccolo rubinetto che sgocciolava quando affilava e ai lati dei pedali una grande ruota di ferro; tramite una cinghia collegata alle due ruote, girando i pedali della bicicletta, faceva ruotare la mola abrasiva. Prima di iniziare il lavoro, sistemava la bicicletta sul cavalletto robusto e seduto sulla sella del biciclo, pedalava e molava. Ancora oggi, ma con tecnologie moderne, gli arrotini vanno in giro per città e paesi, annunciando sempre il loro arrivo, oggi con un megafono, lo stesso ritornello “È rrivátu lu mmolafórbici” (E’ arrivato l’arrotino). In passato si facevano affilare i coltelli di casa, le forbici per cucire e ricamare, i coltelli dei macellai, dei calzolai, dei pellai e dei falegnami, le forbici dei sarti e dei barbieri secondo l’utilizzo e consumo quotidiano; il compenso era modesto e qualche artigiano si disobbligava in natura. Il rituale usato alla fine di ogni affilatura era la prova, specialmente quella delle forbici che consisteva nel tagliare uno straccio vecchio e sporco che portava sempre con sé, appeso ad un gancio. E’ ancora vivo nella memoria ciò che mi disse uno di loro quando ero giovanissimo: «Ragazzo mio, l’abilità consiste nel posizionare la mano nel verso giusto, retto, senza tremolio, seguendo un ritmo dettato dal suono della mola. Il coltello si affila dritto e per non sbagliare si ascolta il suono della mola, come un maestro di musica quando compone una melodia al pianoforte».  Fu spontanea la mia domanda: «Qual’è allora il tuo segreto?» E lui: «Quando il suono è cupo, monotono, duro, non si sta affilando niente, anzi, forse si sta danneggiando la lama. Al contrario se il suono è acuto, stridente, è sintomo di una mano ben adagiata e ferma, perfetta per affilare». A distanza di anni posso dire “ca quiru mmolafórbici éra nnu méstru” (che quell’arrotino era un maestro) perché aveva svelato il suo segreto ad un ragazzo curioso che aveva compreso come avesse trasformato in arte il suo mestiere.  Cosimo Luccarelli

La “mitica Direttrice” Maria Immacolata Urgesi ha compiuto 105 anni. Gli scolari delle classi 5° A maschile e femminile dell’A.S. 1957-58 la ricordano con affetto con un raro filmato d’epoca della prima gita scolastica ad Oria e Manduria del 30 aprile 1958.

Da sinistra E. Radicchio, G. Mariella. D. Annicchiarico, M. I. Urgesi, T. De Felice, F. Bagnardi, D. M. Vestita, G. Lenti

La maestra direttrice e ispettrice ministeriale Maria Immacolata Anna Luigia URGESI il 25 marzo u.s. ha compiuto 105 anni. Per oltre quarantanni ha svolto nella città di Grottaglie il ruolo di Direttrice e Ispettrice Ministeriale per le Scuole Primarie con numerosi riconoscimenti e benemerenze. I grottagliesi che l’hanno conosciuta la identificano ancora come “la direttrice” per le sue spiccate capacità professionali e serietà, ma per tanti personaggio “duro” nei comportamenti. Riporto uno stralcio dell’articolo del prof. Rosario Quaranta riguardo ai cenni biografici della direttrice: «………… dopo aver seguito nel suo paese le scuole elementari, frequenta il ginnasio a Francavilla Fontana e consegue nel 1923 il diploma magistrale col massimo dei voti a Lecce presso l’istituto “Pietro Siciliani”. Nel 1928 inizia l’attività didattica con un incarico in una scuola rurale in contrada “Tagliente” a Ceglie (1928-29 e 1929-30). Superati due concorsi regionali (Basilicata e Puglia), insegna per alcuni mesi a Grottole e a Carosino; nell’anno scolastico 1931-32 passa a Roccaforzata. Nel 1932 inizia la sua attività didattica a Grottaglie con una classe di cinquanta alunni: qui rimarrà, eccettuate alcune parentesi a Manduria, fino al 1985, dispiegando la sua attività e profondendo tutte le sue energie. Non si forma, infatti, una famiglia per attendere alla sua missione educativa. Dopo aver conseguito presso la facoltà di Magistero di Roma il diploma in Vigilanza Scolastica, la ritroviamo direttrice incaricata a Grottaglie (1949-50) e a Manduria (1954-57). Nel 1958 supera il primo concorso nazionale e torna a Grottaglie come direttrice didattica titolare; dal 1965 al 1969 svolge per tre anni l’incarico di ispettrice presso la II Circoscrizione di Taranto; nel 1969 torna nella Città della Ceramica rimanendovi come direttrice didattica fino al 31 agosto 1972. Nel 1985, dopo la morte della inseparabile collega e amica, la maestra Teresa De Felice, torna a Ceglie Messapica, sua città natale, dove tuttora vive, accudita amorevolmente dalle nipoti Angela Gasparro e Maria Manelli. Numerose sono le benemerenze e i riconoscimenti acquisiti specialmente per l’impegno profuso nella promozione della scuola popolare e per l’incremento e promozione delle biblioteche scolastiche: assegnazione della borsa di studio premio “Cecchina e Marianna Danieli” di Lire 500 (1927); premiazione col “Trullo d’argento” per i risultati ottenuti col “Piano P” nella campagna contro l’analfabetismo (1954-55, Provveditore Rivarola); presidenza del Patronato Scolastico a Grottaglie (1956-66) e a Manduria; encomio per l’opera svolta nell’educazione degli adulti (1961); encomio del Provveditore Mingrone per l’attività di ispettrice (1970); diploma di benemerenza con medaglia d’oro del Presidente della Repubblica Leone (1975, Ministro Malfatti)……………….». Durante la sua permanenza a Grottaglie (abitava in Via Bucci con l’inseparabile collega e amica, la maestra Teresa De Felice) trattenne amicizie importanti con tante personalità del posto, specialmente con i Padri Gesuiti per la devozione al santo grottagliese Francesco De Geronimo. Nel 1985 Maria Immacolata Urgesi ritorna a Ceglie Messapica, sua città natale, dove tuttora vive, accudita amorevolmente dalle nipoti Angela Gasparro e Maria Manelli. Alla mitica direttrice, che fa parte della storia di Grottaglie e della scuola d’Italia, gli auguri di tante generazioni di scolari che l’hanno conosciuta ed apprezzata, in particolare dagli scolari della 5° A maschile e femminile dell’A.S. 1957 / 58 che ebbero l’onore di iniziare le prime gite scolastiche fuori Grottaglie. Nella sezione “You Tube Video” un raro filmato della gita ad Oria e Manduria del 30 aprile 1958 con i maestri Teresa De Felice, Cosima Adami ed Ennio Radicchio, accompagnatori e insegnanti delle due classi.      Cosimo Luccarelli

Nel solco dei racconti delle antiche tradizioni di Puglia, l’Associazione socio-culturale GENTE promuove la città di Grottaglie ad Albano Laziale nei giorni 14 e 15 aprile 2012 con i suoi prodotti, cultura, folklore, musiche, artigianato, cucina e convivialità.

Nei giorni 14 e 15 aprile 2012 nella città di Albano Laziale molti grottagliesi promuoveranno il proprio territorio con tante iniziative culturali, artistiche, artigianali e gastronomiche grazie all’impegno dell’Associazione GENTE, organizzatrice dell’evento. La manifestazione prevede l’allestimento temporaneo di una esposizione museo di circa 500 oggetti di maiolica popolare dell’antica tradizione figulina grottagliese che vanno dal ‘700 al ‘900 e che raccontano della diffusione della ceramica d’uso quotidiano. L’esposizione sarà  curata  da un nostro esperto artigiano ceramista nonché collezionista e proprietario in parte degli oggetti esposti, il maestro Cosimo Vestita. Nei locali della mostra stazionerà un addetto all’accoglienza che illustrerà  usi e ricette legate agli oggetti esposti, mentre il maestro “torniante” Carmelo Vestita  realizzerà in diretta vasi, brocche e oggetti in argilla interagendo col pubblico presente che vorrà cimentarsi nella costruzione di vasellame. Conseguentemente all’apertura dell’esposizione, gli ospiti potranno visitare, all’interno della struttura alberghiera, un mercatino del gusto allestito con prodotti dell’enogastronomia d’eccellenza della cittadina pugliese, unitamente ad oggetti in maiolica grottagliese eventualmente da acquistare.  Anche in questa occasione e’ previsto un saluto degli Amministratori  alle aziende intervenute. A completamento del mercatino del gusto saranno anche invitati ad esporre aziende locali dell’enogastronomia d’eccellenza, dell’arte e dell’artigianato. La serata proseguirà, tra musiche, canti e danze sulle note della famosa pizzica Salentina con l’esibizione di ballerini e ballerine che trascineranno gli ospiti nel vorticoso saltellare del ballo dei “pizzicati”. Durante la cena, preparata dagli chef del Miralago a base di prodotti e ricette dell’antica tradizione Pugliese, il gruppo musicale ”I briganti del Duca” diretto dal maestro Armando Donatelli canterà, suonerà e narrando storie di folklore e di  tradizioni Grottagliesi. Contemporaneamente saranno raccontati i luoghi della città ospitante, la sua storia ed i suoi punti d’eccellenza a cura di una personalità della cultura del posto. In previsione di un notevole impegno organizzativo e per dare maggiore risalto mediatico all’evento sarà organizzata, nelle sale comunali o in quelle del Miralago una conferenza stampa alla quale parteciperanno gli amministratori locali insieme agli organizzatori ed alla proprietaria della struttura ospitante. In occasione dell’evento saranno distribuiti agli ospiti dei gagets in ceramica grottagliese che simboleggiano storicamente uno dei simboli della produzione di maiolica e che recheranno impressi oltre alla data dell’evento anche il logo del comune ospitante. Durante l’evento si realizzerà un gemellaggio ideale tra le due città con scambio di omaggi tra gli amministratori delle due città che interverranno alla serata. L’evento sarà replicato il giorno 15 Aprile ed il programma ripetuto, per accogliere ospiti e visitatori per il pranzo. In allegato il programma dettagliato della manifestazione.

A presto!

Conversazione/Dibattito nel Salone del Teatro Carmine con la prof.ssa Colitta per parlare del suo libro dal titolo “Nell’anima”. Coordina la giornalista Lilly D’Amicis, direttore/editore di ora quadra.it

Continua l’interessante tour di comunicazione sociale legato al libro “Nell’anima” di Giuseppa Colitta, il primo lavoro editoriale della prof.ssa Colitta che oltre ad essere insegnante è anche Consulente familiare, una formazione che le ha consentito di affrontare un percorso introspettivo, ben evidenziato nell’opera, definita da molti coraggiosa e,  a tratti,  anche ardita. Sabato 14 aprile alle ore 20, nel salone del Teatro Carmine, avrà luogo una conversazione/dibattito, coordinata dalla giornalista Lilli D’amicis. Il direttore / editore di ora quadra.it solleciterà alla lettura di alcune epistole che sono la parte che più ha coinvolto il pubblico nelle varie presentazioni che si sono svolte in questi ultimi mesi in giro per la provincia di Taranto, Brindisi e Lecce.  A presto!

Il Concerto d’ANACROUSE Chorale du Lycée de Kérichen-Brest inaugura l’istituzione a Grottaglie del Consultorio Giovanile presso il Centro San Francesco de Geronimo dei Padri Gesuiti.

Domani 11 aprile 2012 – ore 21.00 al Teatro Monticello di Grottaglie nell’ambito degli scambi culturali tra Coro del Liceo Moscati di Grottaglie e Coro del Liceo Kérichen di Brest, gli Amici del Moscati presentano alla città il Concerto del Coro del Licée Kérichen-Brest diretto da Marie Paule Le Borgne con al pianoforte Geneviéve Guillerm.

Un concerto che inaugura l’istituzione del “Consultorio Giovani” nato dall’esigenza di incrementare lo sviluppo delle tematiche che riguardano l’agio e la prevenzione del disagio giovanile finalizzato alla tutela e alla promozione della salute psico-sessuale e dell’apparato riproduttivo dei giovani. Il Consultorio Giovani fa parte de Il Focolare “A. Petrecca” Onlus ed è collocato nella struttura del Monticello dei Padri Gesuiti, Viale K. Marx, 1 – Grottaglie.

Nella locandina il programma del concerto.

A presto!

Il Sabato Culturale di Aprile 2012 degli “Amici di San Francesco de Geronimo” nella Biblioteca del Monticello

Continuano gli incontri culturali degli “Amici di San Francesco de Geronimo” nella Biblioteca dei Padri Gesuiti al Monticello.  Sabato 14 aprile 2012  alle 19.00 l’Avv. Daniele Galoppa terrà l’incontro-dibattito sul tema “Il ruolo dei media nelle vicende giudiziarie italiane”. Nella locandina i dettagli dell’incontro.

A presto!

PASQUA 2012 – AUGURI

A presto!

Un concerto nell’incantevole giardino di Casa Vestita, nel Quartiere delle Ceramiche, nell’ambito della Mostra “Sacralità Domestica” – Santi in terracotta tra Ottocento e Novecento.

Quaranta minuti, intensi ed emozionanti: un tempo simbolico, tra attesa e speranze, nella settimana più lunga dell’anno. Tanto durerà il concerto dal suggestivo titolo “Tramonti”, curato dalla banda musicale “Giovanni Neglia” di Villa Castelli, diretta dal dottor Oronzo Urso. L’esclusivo appuntamento è a Grottaglie, alle ore 19, nel giorno di Mercoledì santo, 4 aprile, presso l’incantevole giardino di Casa Vestita, in via Crispi 63/a, nel cuore del quartiere delle ceramiche.  Il concerto s’inserisce nel programma della mostra “Sacralità domestica”, curata dall’archeologo Simone Mirto e dal ceramista grottagliese Mimmo Vestita, e arricchisce l’offerta culturale rivolta a turisti e viaggiatori che vogliono vivere e scoprire i riti e le tradizioni pasquali delle province di Brindisi e Taranto. Sino al 15 aprile, per la prima volta in assoluto, si può apprezzare la più ricca e rara collezione di statuette votive conosciuta al mondo. “Un’esposizione unica – commenta Simone Mirto – che raccoglie ben 95 statuette di santi, madonne e immagini di Gesù inerenti la Passione, Morte e Resurrezione. La straordinarietà delle opere è anche nella riproduzione miniaturizzata, in chiave fresca e popolare, degli abiti e degli ornamenti  che rispecchiano fedelmente le statue presenti nelle nostre chiese”.  La fede popolare è anche al centro dell’introduzione fotografica affidata alle straordinarie immagini di Ciro Quaranta. La banda raccoglierà e sintetizzerà, in musica, il fascino e le suggestioni della mostra, del luogo che la ospita e dei più profondi sentimenti popolari. Proprio le bande hanno sempre coinvolto i figli del popolo: artigiani e contadini. Tutt’oggi ogni paese del sud Italia ha ancora la sua banda: la colonna sonora del nostro meridione e delle nostre processioni. Come non pensare alla banda durante le feste patronali? E ancora, sono le note della banda che accompagnano le processioni penitenziali e i principali riti della Settimana santa. “La loro musica evoca immagini di tramonti con stormi d’uccelli all’orizzonte e voli improvvisi, ordinati, leggeri e malinconici ma di forte intensità, dove il dolore perde per incanto tutto il suo peso” – sottolinea Simone Mirto. Il complesso bandistico “Giovanni Neglia” di Villa Castelli, entusiasticamente guidato dal presidente Giuseppe Urso, da quasi vent’anni è una piccola e fondamentale realtà locale capace di radunare, nel segno della musica e della tradizione, intere generazioni di appassionati e cultori della musica, assolvendo a una duplice funzione sociale: aver avviato molti giovani allo studio della musica, farli accedere, in molti casi, a una fonte di reddito stagionale grazie alle bande da giro.

A presto!

2 aprile! Festa di San Francesco di Paola, Fondatore dell’Ordine dei Minimi, Patrono Principale della Calabria e Protettore dei Ceramisti Grottagliesi

Già nel post del 2 aprile 2011 di questo blog fu riportato il forte legame che unisce da secoli i grottagliesi e Sá Franciscu, il santo dell’austerità di vita con il motto “CHARITAS”. Oggi nel giorno della sua festa, sono tantissimi che lo possono glorificare nella vera luce. Tra questi Nonna Carmelina Lupo, devotissima del santo paolano,  che lo pregava sempre con queste invocazioni «Sá Franciscu mònucu ti Cristu, pigghjiti l’anima mea e tall’a Ccristu; ci lu nimicu nni ven’a ttantà,  Sá Franciscu vienim’à jutà!». Auguri a tutti coloro che portano questo nome. A presto!