La “pupa con i baffi”: una raffigurazione ceramica scaturita dal racconto di una delle tante vicende feudali legate al diritto “Ius primae noctis”.

 

Quanto di vero ci sia nella storia, tramandata ai nostri giorni, del fattore (colui che amministrava terreni e lavori svolti dai contadini per conto dei nobili) che cercò di assassinare un nobile grottagliese del ‘600 per aver esercitato il diritto della prima notte sulla giovane moglie, è tutto da scoprire. Di certo sappiamo che lo “Ius primae noctis”, diritto del signore feudale a trascorrere la prima notte di matrimonio con ragazze belle ed avvenenti del feudo,  era una consuetudine molto diffusa nell’Italia meridionale, terra di conquista dei nobili spagnoli, che esercitavano poteri e diritti sulla gente, sulle proprietà, sui raccolti agricoli e sulla caccia. Ritornando alla storia del fattore grottagliese, si racconta che questo signore, mal sopportando l’idea che la propria sposa potesse trascorrere la prima notte di matrimonio col suo padrone, pensò di sostituirsi a lei, per uccidere il nobile signore, riscattando così l’onore e il rispetto della gente.

               

Il travestimento fu perfetto, ma il povero fattore trascurò un particolare. Si presentò a sera inoltrata al palazzo portandosi dietro un grosso coltello per commettere l’attentato mortale. Le guardie non si accorsero di nulla del travestimento per come era perfetto, anche se il fattore cercava in tutti i modi di nascondere il volto. La poca luce presente nelle stanze del palazzo non impedì comunque al nobile signore di scoprire che sotto quelle belle ed eleganti vesti e sotto quel cappello piumato femminile c’era un uomo e non una donna. Il fattore, per la fretta, aveva dimenticato di tagliarsi i baffi, ahimè….!

                

Cosa successe al fattore? C’è chi dice che fu graziato per il suo ardire, a patto che consegnasse al suo padrone tutto il vino buono che possedeva nelle cantine; c’è chi dice che fu ucciso dalle guardie dopo aver consegnato alle stesse tutto il vino pregiato. Di certo non mancò il coraggio per salvare e difendere l’amore e l’onore. Questo il racconto/leggenda da cui scaturisce l’idea di creare “le pupe con i baffi” a forma di bottiglia antropomorfa da parte dei maestri ceramisti grottagliesi. Creatività, ricerca, forme, decorazioni e colori delle pupe si differenziano tra loro per l’estrosità e bravura dei tanti artisti, fermo restando la bellezza di tutti questi oggetti che arredano e decorano. A presto!

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